Il long Covid non è solo un dato clinico. È un fenomeno sociale perché la pandemia ha scavato nel tessuto della società con effetti di lungo periodo sulla salute fisica e psichica, sull’organizzazione del lavoro, persino sulla capacità di coltivare un’amicizia. A disegnare il quadro dell’Italia ai tempi del Covid è stata l’Istat, con la presentazione del rapporto Bes, cioè sugli indicatori di benessere equo e sostenibile, con risultati talvolta sorprendenti, come l’aumento delle persone che si sentono sicure camminando di notte da sole nella zona dove vivono (passate dal 57,7% del 2019 al 62,2% del 2021). I dati principali del rapporto Bes – i cui indicatori sono stati delineati dall’economista Jean-Paul Fitoussi, di recente scomparso – evidenziano un aumento dei divari territoriali su diversi parametri, a partire dalla speranza di vita che nel 2021 è aumentata al Nord di quasi un anno (da 82 a 82,9) e diminuita al Sud di mezzo anno (da 81,8 a 81,3). Peggiora la condizione delle donne nel mondo del lavoro e cresce l’insicurezza dei giovani, i più colpiti dal punto di vista psicologico. A sottolineare l’allargamento dei divari (dato trascurato nella nota stampa) è stato il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo, il quale ha rimarcato come nel corso della pandemia «molti divari si sono mantenuti, o addirittura allargati: dalla speranza di vita alla nascita, che recupera in buona parte al Nord nel 2021 ma diminuisce ancora nel Mezzogiorno, alla mortalità evitabile, che resta più elevata in molte regioni del Sud; dalla spesa dei Comuni per la cultura, per la quale il divario territoriale è nettamente a vantaggio del Centro-nord, all’impatto degli incendi boschivi e dell’abusivismo edilizio, più forte nelle regioni meridionali». Su quest’ultimo punto la Campania è maglia nera nel 2021 con 49 costruzioni abusive ogni 100 autorizzate contro una media italiana di 15. Per le spese dei Comuni l’esito era prevedibile, visto che i rimborsi per il Covid nel 2020-21 sono stati assegnati in proporzione alla ricchezza dei territori (548 euro procapite a Milano, 246 a Roma e 150 a Napoli). Meno chiaro è non tanto l’aumento della speranza di vita al Nord (un recupero, dopo la forte flessione del 2020) quanto il calo al Sud in aggiunta alla flessione del 2020. La Campania in particolare è scivolata a 80,6 anni di vita media alla nascita contro gli 80,9 del 2020 e gli 81,6 del 2019, mentre la media italiana nel 2021 è di 82,4 anni, in recupero rispetto agli 82,1 del 2020 e ancora 0,8 anni sotto gli 83,2 anni del 2019. In pratica il divario della Campania rispetto alla media nel 2021 è salito da 1,2 a 1,8 anni raggiungendo il record negativo dal 2015. Ad arretrare nella speranza di vita rispetto al 2020 sono anche Molise, Calabria e Sicilia.

A sottolineare l’allargamento dei divari (dato trascurato nella nota stampa) è stato il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo, il quale ha rimarcato come nel corso della pandemia «molti divari si sono mantenuti, o addirittura allargati: dalla speranza di vita alla nascita, che recupera in buona parte al Nord nel 2021 ma diminuisce ancora nel Mezzogiorno, alla mortalità evitabile, che resta più elevata in molte regioni del Sud; dalla spesa dei Comuni per la cultura, per la quale il divario territoriale è nettamente a vantaggio del Centro-nord, all’impatto degli incendi boschivi e dell’abusivismo edilizio, più forte nelle regioni meridionali». Su quest’ultimo punto la Campania è maglia nera nel 2021 con 49 costruzioni abusive ogni 100 autorizzate contro una media italiana di 15. Per le spese dei Comuni l’esito era prevedibile, visto che i rimborsi per il Covid nel 2020-21 sono stati assegnati in proporzione alla ricchezza dei territori (548 euro procapite a Milano, 246 a Roma e 150 a Napoli). Meno chiaro è non tanto l’aumento della speranza di vita al Nord (un recupero, dopo la forte flessione del 2020) quanto il calo al Sud in aggiunta alla flessione del 2020. La Campania in particolare è scivolata a 80,6 anni di vita media alla nascita contro gli 80,9 del 2020 e gli 81,6 del 2019, mentre la media italiana nel 2021 è di 82,4 anni, in recupero rispetto agli 82,1 del 2020 e ancora 0,8 anni sotto gli 83,2 anni del 2019. In pratica il divario della Campania rispetto alla media nel 2021 è salito da 1,2 a 1,8 anni raggiungendo il record negativo dal 2015. Ad arretrare nella speranza di vita rispetto al 2020 sono anche Molise, Calabria e Sicilia. E c’è un altro aspetto, decisamente legato all’emotività e alla sensibilità dei più giovani, che desta allarme. Nei due anni di pandemia è raddoppiata infatti la percentuale di adolescenti, tra i 14 e i 19 anni, insoddisfatti della loro vita: nel 2019 erano il 3,2% del totale, nel 2021 sono diventati il 6,2%. «Si tratta di circa 220 mila ragazzi che si dichiarano insoddisfatti della propria vita e si trovano, allo stesso tempo, in una condizione di scarso benessere psicologico – ha spiegato Blangiardo – gli stessi fenomeni di bullismo, violenza e vandalismo a opera di giovanissimi, degli ultimi mesi, sono manifestazioni estreme di una sofferenza e di una irrequietezza diffuse e forse non transitorie». Tra i campanelli di allarme non c’è solo la sensazione di insoddisfazione ma anche le cattive abitudini sempre più presenti: la sedentarietà tra i giovani è passata dal 18,6 al 20,9% mentre tra i 14enni e i 17enni i consumatori di alcol a rischio sono il 23,6% (in tale caso più al Nord). «Le politiche giovanili, nel nostro Paese che invecchia – ha aggiunto Blangiardo – hanno di rado ricevuto attenzione prioritaria e risorse adeguate. Il quadro fornito dagli indicatori del Bes suggerisce che è tempo di cambiare strategia. Fuori da ogni retorica, si può dire che le politiche per il benessere dei giovani siano, oggi più che mai, politiche per il benessere del Paese tutto intero». Le condizioni di benessere psicologico, sempre nella fascia 14-19 anni, nel 2021 sono peggiorate soprattutto tra le ragazze: il punteggio per le femmine è diminuito di 4,6 punti rispetto al 2020 scendendo a 66,6 ragazze su 100 mentre i maschi hanno perso 2,4 punti, arrivando a 74,1 su 100. In crisi persino le amicizie: la quota di molto soddisfatti per le relazioni amicali nel 2021 è diminuita di 6,5 punti tra i teenager.

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